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Christian Cappello

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Ci troviamo nei pressi del bel paese di Auronzo di Cadore che sorge direttamente al di sopra dello spettacolare lago di Santa Caterina chiamato anche lago di Auronzo. Questo lago colpisce immediatamente il visitatore con le sue indimenticabili acque color smeraldo per poi inebriarlo con il profumo di bosco e con i verdi panorami caratterizzati da una natura incontaminata. 

Per alcuni approfondimenti, attività e consigli vi lascio un paio di link —> Auronzo in bicicletta e Lago di Auronzo con i bambini ma in quest’articolo troverete utili informazioni relative al percorso ciclabile che collega questo lago all’altrettanto spettacolare lago di Misurina.

Il percorso è un po’ impegnativo (per i più piccoli consiglio un’accurata supervisione degli adulti, in alcuni tratti può risultare pericoloso) dato che l’andata è tutta in salita con un dislivello di circa 923 metri. Per i meno allenati può risultare più divertente percorre la pista ciclabile a bordo di una e-bike. La distanza totale per raggiungere il lago di Misurina  da Auronzo è di 21,7km.

Il Percorso

L’inizio del percorso si trova nella parte occidentale del ponte di via Zardus , a nord del lago di Auronzo. Impossibile perderlo: le bandiere di diverse nazioni poste sopra di esso, oltre a darvi il benvenuto, sanciranno la partenza della vostra avventura a due ruote. Subito dopo il ponte proseguite sul percorso sterrato che immediatamente si immerge nel verde. La prima parte della pista ciclabile si snoda senza eccessive ripide salite lungo il fondo della val Ansiei, con una pendenza media del 3,5%. 

Da questo punto la pista ciclabile è ben segnalata ed è quasi impossibile perdersi, lungo la via troverete dei cartelli indicanti il luogo in cui vi trovate, il dislivello che avete già affrontato e la distanza dall’arrivo. 

Io ho personalmente apprezzato moltissimo le innumerevoli aree di sosta tutte in legno, con la rastrelliera per le bici, le panchine e tavoli  – anche coperti da tettoie- dove sedersi per uno spuntino o riposarsi un po’.

La pista ciclabile già nella parte iniziale offre una vista privilegiata sul fiume impetuoso con le sue cristalline acque che gorgogliano tra i bianchi sassi levigati dalla potenza dell’acqua.

Il primo ponte che oltrepasserete sarà quello di Malon, dove dovrete proseguire tenendo il fiume sulla vostra sinistra. Poi in ordine raggiungerete Taiarezze, Giralbe, Val Marzon, P.te Argentiera, Pralongo, Domenico Savio, PPalus San Marco arrivando alla mitica Foresta Somadida che si trova ad un’altitudine di 1136 metri sul livello del mare. Questa foresta caratterizzata da alberi d’alto fusto sembra avvolta da un alone di mistero che ha ispirato miti e leggende di un territorio unico e tutto da conoscere.

La Foresta di Somadida sancisce l’inizio del secondo tratto dell’itinerario: il più duro. Si, perché la pendenza delle salite cresce abbastanza ma la bellezza di questo luogo vi ripagherà di ogni sforzo. Proseguendo arriverete a Val Bona, per poi raggiungere Bivio Misurina ed arrivare fino al lago di Misurina, direttamente a cospetto della chiesetta di Col de Varda dove accendere una candela è di buon auspicio per ogni ciclista. 

Il panorama dalla chiesetta si apre sul sottostante lago di Misurina  (vi lascio il link all’articolo dedicato —> a Lago di Misurina in estate ) e sulle montagne circostanti, impossibile non rimanerne estasiati.

Da questo punto potrete decidere se fermarvi al lago per qualche scatto ricordo, proseguire per le Tre Cime di Lavaredo o più semplicemente ritornare ad Auronzo di Cadore godendo di ben 21,7 chilometri di discesa. 

C’è un paesino un po’ nascosto tra i monti, dove il tempo si è fermato ma le ruote dei suoi mulini girano ancora. 

Oggi vi porto a Lozzo di Cadore situato a circa 10 minuti da Auronzo. Per le indicazioni stradali su come raggiungerlo in auto vi lascio il link a —> Google Maps . Il paesino conta poco più di 1600 abitanti e sorge ad un’altitudine di 756 m.s.l.d.m. nei pressi del Rio Rin.

Già agli inizi del 900 nella zona del Cadore erano presenti numerosi Opifici. In poche parole erano dei laboratori nei quali veniva utilizzata la forza dell’acqua per trasformare la materia prima in prodotto finito. Proprio in questo luogo, lungo il corso dell’impetuoso Rio Rin, si svilupparono molte fiorenti attività artigianali che sfruttavano questo sistema. Dai documenti del tempo si accerta che verso la fine dell’ottocento a Lozzo si trovavano 10 ruote da mulino per macinare le granaglie, una sega azionata con la forza idrica che permetteva di tagliare grandi tronchi e circa 16 telai per i filati

Al giorno d’oggi alcuni di questi mulini sono visitabili grazie a un percorso didattico che inizia proprio dal centro del paese di Lozzo.

Dopo aver parcheggiato l’auto vicino alla piazza principale dirigetevi verso ovest e seguite le indicazioni che non mancano. Arriverete nei pressi dell’ex Fucina Baldovin Marin, il primo esempio di mulino. Qui, convogliando l’acqua tramite una roggia si utilizzava la forza idrica per azionare un trapano, una fresa e delle ventole. 

Il percorso procede verso nord. Seguendo il corso del fiume , si raggiunge l’Ex lanificio Zanella. Qui dal 1942 la forza dell’acqua veniva utilizzata per far girare la ruota di un mulino che permetteva di trasformare la lana grezza in filati

Dal Lanificio, sopra la collina si può vedere il bellissimo Mulino “Dei Pinza”, con la sua ruota ancor funzionante. Il mulino si raggiunge in circa 2 minuti dal lanificio. Un documento storico data la concessione per lo sfruttamento di acqua per fini industriali al 1923. Con un salto di 6 metri l’acqua riusciva a generare 3,7 HP sufficienti ad azionare 4 ruote che fornivano la trazione per far girare le macine da grano.

Poco sopra al mulino dei Pinza si trova il mulino da Pra e Calligaro, un altro edificio dove veniva polverizzato il grano mediante due pesanti macine anch’esse azionate dalla forza motrice di una ruota che tutt’oggi gira

Davanti al mulino da Pra e Calligaro , in una terrazza panoramica, sono presenti delle schede esplicative dove è possibile capire meglio il funzionamento delle ruote idrauliche e gli ingranaggi che permettono il loro funzionamento. Qui mi sono fermato per un po’ godendo del panorama sul Rio Rin e ascoltando il gorgoglio dell’acqua con il movimento ipnotico di queste ruote che sembrano non stancarsi mai; un’energia pulita da tempo sfruttata dall’uomo. 

Il viaggio alla scoperta dei mulini di Lozzo non finisce qui: l’ultima tappa è secondo me la più interessante: la centralina elettrica Baldovin Carulli.  Questo antico edificio trasforma il movimento rotatorio della ruota in energia elettrica, dal 1926 è tutt’oggi funzionante e fornisce energia per 200 case di Lozzo. Vedere i vecchi macchinari e la turbina è un indimenticabile salto nel tempo.

Altre cose da fare nei dintorni?

Il comprensorio di Auronzo Misurina offre svariate attività interessanti sia per i grandi che per i più piccini, sicuramente non ci si annoia. Questa sembra una frase banale ma non lo è. Vi spiego subito perché: il comprensorio annovera 3 Tra i laghi più belli del Veneto, per i più piccini c’è il parco avventura 3 Cime Adventure Park, in inverno è possibile percorrere alcuni tra i percorsi più belli con le ciaspole o visitare le Tre cime di Lavaredo.  

Se vi piacciono i panorami, la buona cucina e l’aria pulita e frizzante della montagna quest’articolo fa per voi: qui troverete informazioni utili su Malga Maraia, una tra le malghe più belle del comprensorio di Auronzo Misurina.

Come arrivare: 

In Auto/bicicletta: se non avete la possibilità raggiungere la malga con le vostre gambe c’è la possibilità di arrivarci anche in auto. Da Auronzo di Cadore seguite le indicazioni per Misurina mediante la strada Regionale 48. Arrivati al km 138+500 vedrete sulla destra un grande cartello indicante per l’appunto Malga Maraia, da lì in pochi minuti raggiungerete la destinazione. 

Sentiero a Piedi dall’hotel Cristallo: l’hotel Cristallo si trova lungo la strada regionale 48  a circa 5 km da Misurina e a 18 km da Auronzo di Cadore. Ecco le indicazioni per raggiungere questo punto con —> GoogleMaps. Da qui il tempo di percorrenza è di 1 ora e mezza, con un dislivello di 300 mt. Imboccate la piccola stradina che attraversa i prati a monte dell’hotel. Da lì inizia il vero e proprio sentiero che si snoda in un bosco di abeti rossi. Arriverete ad una strada asfaltata, dopo averla superata imboccate la strada forestale che sale con una leggera pendenza e tra i larici, aceri e abeti arriverete fino alla malga.

Sentiero alternativo in mountain bike: per questo percorso vi consiglio di lasciare l’auto al parcheggio della seggiovia Col De Varda per poi dirigetevi verso destra e imboccare il sentiero che porta alla chiesetta  dalla quale potrete godere di un bellissimo panorama sul lago sottostante (46.577848, 12.254102). Da qui, imboccate la pista ciclabile direzione Auronzo per 190 metri. Sulla vostra sinistra troverete un cartello indicante “Malga Maraia” e imboccate sentiero 120B.  La lunghezza dell’intero itinerario è di circa 7 km e il dislivello di 220 mt in leggera salita. Un percorso semplice ed adatto a tutti. Se siete poco allenati consiglio l’utilizzo di una e-bike per godere appieno del panorama. 

Malga Maraia: perché andarci

La prima ragione è senza alcun dubbio la cucina. Qui avrete l’imbarazzo della scelta: dai piatti tipici alle grigliate, io ho sempre mangiato davvero molto bene. Ottimi anche gli affettati mentre i loro dolci sono una leccornia da non perdere. 

Un’altra ragione è il panorama: i verdi pascoli che  caratterizzano la zona sono uno scenario perfetto per scattare alcune foto ricordo e per rilassarsi magari stendendosi per qualche minuto tra i fiori profumati e la verde erba, osservando le nuvole che sembrano ricorrersi in cielo.

Altri  interessanti sentieri in zona

Un altro sentiero molto bello da percorre che inizia dal parcheggio della Seggiovia rifugio Col De Varda è quello che porta al rifugio Città Carpi . Questo rifugio è situato sulla forcella Maraia ad un’altitudine di 2110 metri, nel gruppo dei Cadini di Misurina. Il panorama che si gode dalla sua terrazza spazia sulle Marmole, sul Sorapiss, Monte Cristallo, Tofane e sulla Croda dei Toni. 

Posso consigliare anche l’itinerario che porta al rifugio Fonda Savio . Per questa escursione è sicuramente il caso di affermare che la destinazione è solamente una parte del “viaggio”. 

In quest’articolo vi parlerò di alcuni tra i rifugi montani veneti che meritano di essere raggiunti, dove il premio non è solamente il panorama ma anche il gusto di piatti speciali che seguono ricette gustose.

Rifugio Fratelli Fonda Savio

Rifugio fratelli Fonda Savio

Il rifugio Fratelli Fonda Savio è una vera e propria azienda familiare dove l’accoglienza e la passione per la buona cucina lo rendono unico nel suo genere. Il rifugio è facilmente raggiungibile, per più info vi consiglio il nostro articolo Sentiero per rifugio Fonda Savio .

Fonda Savio può essere considerato sia un punto di arrivo che un punto di partenza per le tantissime escursioni a disposizione nelle Dolomiti di Sesto. 

GRUPPO MONTUOSO: CADINI DI MISURINA

Sezione XXX Ottobre Trieste CAI
periodo indicativo di apertura: 20.06. – 01.10.

Tel: +39 0435 39036 / +39 0435 366056

www.fonda-savio.it 

Rifugio Città di Carpi

Città carpi

Questo rifugio si raggiunge con una semplice passeggiata che vi porta alla scoperta dei Cadini, per più info abbiamo quest’articolo dedicato “sentiero rifugio città carpi”. Oltre alla bellezza dei panorami che offre e ai suoi gustosissimi piatti, il rifugio viene utilizzato come punto di appoggio per attività più tecniche: numerose vie di arrampicata sul Gruppo dei Cadini, escursioni in mountain-bike, vie ferrate, trekking.

√ APERTO ANCHE D’INVERNO

Tel. +39 0435 39139 – Mobile +39 328 6875712

rifugiocarpi@libero.it – www.rifugiocittadicarpi.com

www.caicarpi.it/wp/rifugio-citta-di-carpi

Rifugio Auronzo

Il rifugio Auronzo sorge ad un’altitudine di 2330 mt, e si trova direttamente a cospetto delle maestose 3 Cime di Lavaredo. Le sue origini risalgono addirittura ai primi del 900. Il rifugio passò guerre, fu bombardato e subì anche un devastante incendio. Grazie alla tenacia delle persone del posto venne ricostruito più volte e al giorno d’oggi oltre ad un luogo caldo dove rifugiarsi, offre ai visitatori piatti della tipica cucina montana veneta.

Per informazioni aggiuntive su come raggiungerlo e altro vi lascio all’articolo dedicato “visitare le 3 Cime di Lavaredo”.

 Tel. +39 0435 39002 (Periodo estivo)

info@rifugioauronzo.it – www.rifugioauronzo.it

Rifugio Carducci

Il rifugio Carducci si trova ad un’altitudine di 2297 metri in un isolato anfiteatro – incontaminato e selvaggio –  nelle Dolomiti tra Auronzo e sesto. In totale offre 51 posti letto distribuiti in 3 camerate. Il rifugio è un ottimo punto di partenza per escursioni come le ferrate Roghel, Cengia Gabriella o ferrata Croda dei Toni. 

Come arrivare: da Auronzo di Cadore località Giralba-Pian si risale tutta la Val Giralba per il sentiero n.103. Dislivello 1370 metri, tempo di percorrenza 5 ore.

Tel.  +39 0435 400485 – Mobile +39 347 6861580

info@rifugiocarducci.eu  – www.rifugiocarducci.eu

Rifugio Bosi

Il rifugio è dedicato al Maggiore Angelo Bosi comandante della 3 armata che – durante la prima guerra mondiale- ha combattuto in questo luogo per difendere l’Italia dall’occupazione straniera. 

Rifugio Bosi è raggiungibile mediante un facile sentiero, con l’ausilio del servizio navetta/fuoristrada o con la motoslitta taxi. Durante la prima guerra mondiale il monte Piana è stato teatro di numerosi scontri, visitando questa zona si possono ripercorrere le gesta eroiche dell’esercito italiano. 

Tel.  (+39) 0435 39034 – Fax (+39) 0435 39034

rifugiomontepiana@gmail.com – www.montepiana.com/rifugiobosi.htm

Rifugio Col De Varda

Il rifugio Col De Varda è situato in posizione dominante sopra il lago di Misurina a 2106 metri di altitudine. Può essere raggiunto comodamente con la seggiovia (partenza sulla destra del lago di Misurina) o mediante un facile sentiero sterrato caratterizzato da una natura incontaminata. Vi consiglio di andarci sia per provare ottimi piatti che per ammirare dalla terrazza il sottostante lago di Misurina e lo stupendo panorama che spazia dalle Marmarole al Sorapiss, dalla Marmolada alle Tofane, al Cristallo fino alla Torre dei Scarperi di Sesto.  

√ APERTO ANCHE D’INVERNO

Tel. +39 0435 39041 – Tel. abitazione +39 0435 9502

www.rifugiocoldevarda.it – info@rifugiocoldevarda.it

Rifugio Lavaredo

Il rifugio Lavaredo sorge direttamente ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo, senza alcun dubbio il gruppo di montagne più famose delle Dolomiti, patrimonio dell’Unesco. Rifugio Lavaredo fu costruito nel 1954 dalla guida Francesco Mazzetta. Raggiungere questo rifugio da Misurina è molto facile ed è un ottimo punto di partenza per arrampicate ed escursioni. 5 sono le camere a disposizione per un totale di 20 posti letto. 

Tel. Mobile +39 349 6028675

www.rifugiolavaredo.com – rifugiolavaredo@hotmail.it

Rifugio Monte Agudo 

Il rifugio Monte Agudo è raggiungibile in seggiovia o a piedi mediante il sentiero cai n.271. Anche da qui si gode di un bellissimo panorama sulla Val d’Ansiei con il paese di Auronzo di Cadore. 

√ APERTO ANCHE D’INVERNO

Tel+39 0435 400522 –

Le Dolomiti sono senza alcun dubbio montagne ideali da visitare in inverno con i bambini, specialmente se c’è la neve. Non tutti i posti sono uguali, è infatti necessario identificare un comprensorio che possa offrire servizi e strutture capaci di mettere a disposizione attività compatibili anche con i più piccoli.

Il comprensorio di Auronzo di Cadore e Misurina è perfetto per le famiglie, che sia per un giorno, un weekend o una settimana di vacanze. In quest’articolo vi elenco 5 cose da fare con i bambini in questo splendido angolo di Veneto. 

1: Discesa in slittino dal rifugio Auronzo 

I vostri figli ameranno quest’attività che strapperà più di un sorriso anche a voi – e vi spiego subito di cosa si tratta. 

Dal rifugio Auronzo si può godere di una tra le viste più belle sulle mitiche tre cime di Lavaredo. 

Per raggiungerlo in inverno avete due possibilità: a piedi lungo una strada di 5 km con un dislivello di 500mt. o usufruendo di un passaggio in motoslitta. Vi lascio il numero per prenotazioni e info —>  3333142212.

Se lo richiederete, l’autista della motoslitta vi presterà uno o più slittini con i quali potrete ritornare a valle godendo di un’esperienza molto divertente.

Siete freddolosi? Nessun problema, al rifugio Auronzo la cioccolata calda con panna è altamente consigliabile. 

Vi consiglio un po’ cautela, lo slittino prende rapidamente velocità, prima di buttarvi a tutta birra meglio sperimentare un pochino i freni 🙂 

2: Provare lo sci di fondo 

Lo sci di fondo, come camminare tra i sentieri di montagna, è uno sport che permette di scoprire posti bellissimi. Come ogni cosa lo sci di fondo può piacere o meno, come fare a scoprirlo? Provandolo. Uno dei luoghi più belli dove i vostri figli possono avvicinarsi a questo sport è la pista di fondo di Palus San Marco in un anello di circa 2 chilometri semplice e poco impegnativo, sicuramente adatto ai neofiti o alle piste di fondo di Misurina. Per info vi lascio il link delle —> più belle piste di sci da fondo.

Sia per il noleggio degli sci che per lo slittino, ecco alcuni negozi che noleggiano il necessario: 

Ad Auronzo di Cadore:

Cadore Sport in via Corte 4  (slittini, ciaspole e sci da fondo) tel. 0435400659

Snow Space Sport service (ciaspole e slittini) tel.04359240

Corte Ivano Via Prof. c. Pais (slittini, ciaspole e sci da fondo) tel. 3383561367

Misurina:

Centro Sci Misurina (slittini, ciaspole e sci da fondo) tel. 0435 39091

3: Visitare il Museo Palazzo Corte Metto

Il museo Palazzo Corte Metto si trova in zona centrale del paese di Auronzo di Cadore in via Dante 4,  ecco come raggiungerlo con le indicazione di—> GoogleMaps

Il museo ha una lunga storia, venne infatti allestito per la prima volta nel 1951. Recentemente ristrutturato e ampliato oggi ospita 4 interessanti sezioni. 

La sezione naturalistica è molto amata dai più piccoli per la ricostruzione di un dinosauro e per gli innumerevoli esemplari faunistici. Interessante anche la parte archeologica dove si scopre l’attività mineraria d’un tempo e la serie stratigrafica che descrive gli eventi che hanno dato origine alle montagne della zona. 

4: Pattinare sul ghiaccio

Pattinare è un’altra esperienza molto apprezzata dai più piccoli e quest’attività è possibile sia allo stadio del ghiaccio e – se le condizioni lo permettono – anche al lago Antorno nei pressi di Misurina. 

Lo stadio del ghiaccio di Auronzo si trova in via Stadio a pochissima distanza dal centro storico di Auronzo di Cadore, lì è possibile noleggiare i pattini e slittini da ghiaccio per i più piccini.  Il costo è di 5€ per turno o 8€ con il noleggio pattini. Consiglio sempre di chiamare anticipatamente per avere la sicurezza che lo stadio sia aperto al pubblico (tel. 04359544)

Orario invernale: mercoledì e giovedì 14-16, sabato 15-18, domenica 10-12 e 15-18

5: Ciapolare sulla neve

La zona di Auronzo di Cadore e Misurina è costellata di luoghi di una bellezza quasi disarmante dove la natura incontaminata è protagonista incontrastata. Per i più piccoli e non solo le ciaspole sono sinonimo di avventura tra sentieri battuti da percorrere in sicurezza e serenità. Se non avete le ciaspole potete noleggiarle alle strutture menzionate precedentemente.

Un percorso facile da percorrere anche con i bambini nei pressi di Misurina è il sentiero di Malga Rin Bianco. La partenza è dallo Chalet Lago Attorno ( strada per le te Cime), si segue la strada battuta per il rifugio Auronzo e in circa 45 minuti arriverete alla malga Rin Bianco. Consiglio questo itinerario con i bambini perché il dislivello è di soli 50 metri e il percorso è molto facile. 

Per altri sentieri battuti vi lascio al nostro articolo:  Dolomiti: i 5 percorsi più belli con le ciaspole

Riguardo al sentiero che conduce al rifugio Fonda Savio, è sicuramente il caso di affermare che la destinazione è solamente una parte del “viaggio”. In quest’articolo troverete le principali informazioni per un cammino che porta in un luogo unico raggiungibile solamente passo dopo passo.

Ci troviamo in Veneto, più precisamente nel comune di Auronzo di Cadore . L’itinerario porta ad una quota di 2367 metri sul livello del mare, il tempo di percorrenza è di circa 1:45 minuti. 

Dove parcheggiare

IL parcheggio gratuito più vicino al sentiero per raggiungere il rifugio Fonte Savio  si trova tra il lago di Misurina e lo spettacolare lago di Attorno lungo Via Monte Piana che li collega.  Vi lascio il link su come raggiungere il parcheggio con —> Google Maps e le coordinate GPS:  46.59107 – 12.26355 (46°35’28” N – 12°15’49” E). Se desiderate usare un altro tipo di navigazione provate ad inserire  le parole chiave “parcheggio libero Cadini”. 

Il mio primo consiglio è quello di partire abbastanza presto la mattina, il parcheggio in questione – specialmente durante i weekend – viene preso d’assalto e usato anche per le numerosissime persone che desiderano raggiungere le 3 Cime di Lavaredo.

Il sentiero 

Dopo aver lasciato l’auto l’itinerario inizia sulla sinistra del parcheggio, seguendo la strada asfaltata fino al divieto di accesso. Da lì si prosegue per il sentiero CAI 115 che lentamente sale verso una radura e un verde prato caratterizzato da graziosi ponticelli che vi permetteranno di passare i piccoli corsi d’acqua senza bagnarvi le scarpe. 

Da subito, la salita si presenta abbastanza impegnativa, in un sottobosco caratterizzato da abeti e larici che maestosamente sovrastano il sentiero. Spesso la presenza di gradoni naturali rendono la salita più agevole, in circa 45 minuti vi troverete fuori dal fresco bosco. 

Un consiglio forse scontato è quello di munirvi di crema solare, infatti da qui in poi il bosco termina lasciando spazio ad un panorama diverso, fatto di rocce e bassa vegetazione. Specialmente nelle giornate estive il sole cocente della montagna brucia. 

Da questo punto il sentiero prosegue con vari tornati fino ad arrivare al passo dei Toci, in lontananza sull’altura è possibile già intravedere il rifugio. Un breve tratto di moderata salita permette di rifiatare e di godere appieno dell’incredibile panorama circostante. 

Al momento della nostra escursione è luglio e qui è ancora presente della neve che rende il tutto ancor più epico e straordinario. 20 sono i minuti necessari per risale il costone roccioso fino ad arrivare alla meritata destinazione. 

Dalla terrazza panoramica del rifugio Fonda Savio si gode di una vista sui Cadini di Misurina caratterizzati da vette rocciose uniche nel loro genere, emozioni  che solo un luogo isolato come questo riesce a far provare. 

Caratteristiche de rifugio

Il rifugio non è molto grande ma offre la possibilità di un ottimo ristoro e circa 20 posti letto. Per prenotazioni ecco la mail: florian.poernbacher@rolmail.net

Apertura

Il rifugio è aperto solamente nel periodo estivo, precisamente dal 15 Giugno al 10 novembre. È sempre consigliabile consultare il meteo prima di intraprendere l’escursione. Vi lascio i contatti del rifugio: 003943539036 

Qual è il vostro panorama perfetto? Dal mio punto di vista, la perfezione è data solo dalla natura, dalle cime delle montagne che si riflettono in un lago turchese, dal profumo di bosco e dal verde di piante nate e cresciute in spazi incontaminati. 

Siamo fortunati, i posti belli in Italia non mancano e in quest’articolo ve ne voglio suggerire ben 3, situati a poca distanza tra loro, sono i 3 laghi del comprensorio di Auronzo/Misurina.

Lago di Antorno 

Inizio con il più piccolo dei tre, è il lago di Antorno che si trova a brevissima distanza da Misurina  (circa 2 chilometri) e a circa 16 chilometri da Auronzo. Prima di tutto come arrivare e dove parcheggiare? Potete lasciare l’auto nel parcheggio libero gratuito situato sulla sinistra del lago prima dello Chalet Lago d’Antorno o al parcheggio libero gratuito Cadini lungo Via Monte Piana a circa 800 metri di distanza. Vi lascio il link su come raggiungere il parcheggio con —> Google Maps e le coordinate GPS:  46.59107 – 12.26355 (46°35’28” N – 12°15’49” E). Da questo parcheggio parte il sentiero per raggiungere il rifugio Fonda Savio del quale vi ho parlato nell’articolo dedicato

Il lago di Antorno è davvero una chicca. Il camminamento che porta alla sua scoperta anche se breve è caratterizzato da bellissimi ponticelli in legno e passerelle che permettono di inoltrarsi nel bosco sito alla sua estremità verso la montagna. Molto bella e caratteristica la sua isola naturale che lo rende unico e spettacolare in ogni suo aspetto, specialmente quando il cielo è azzurro e il riflesso restituisce una speculazione perfetta. L’acqua del lago non è molto profonda e non è raro vedere le trote iridee che lentamente nuotato nelle placide acque.

Lago di Misurina

Dei tre, il lago di Misurina è il mio lago preferito. Ve ne ho approfonditamente parlato nell’articolo —> Lago di Misurina in Estate ( .  Ecco la posizione del lago con —> Google Maps . Coordinate 46°34′55″N 12°15′14″E.

È il mio preferito per una serie di ragioni: per la possibilità di noleggiare un pedalò o una barca a remi ed esplorarlo da un punto di vista differente, per la passeggiata sulle sue rive, per le sue molteplici panchine dove sedersi e contemplarne la bellezza e per il senso di calma che le sue acque riescono ad infondere. 

Il lago di Misurina da qualsiasi punto lo guardi sembra una cartolina. Dal comprensorio partono la maggior parte dei sentieri che portano all’esplorazione delle montagne circostanti e dei remoti rifugi da conquistare passo dopo passo. Vi lascio un paio di trekking dettagliati: rifugio Città Carpi e sentiero Fonda Savio

Lago di Auronzo 

Il lago di Auronzo è un lago che colpisce e lascia il segno, impossibile dimenticare le sue acque incontaminate color smeraldo. Anche per questo lago ho dedicato un paio di dettagliati approfondimenti che potrete trovare nell’articolo Auronzo in bicicletta e Lago di Auronzo con i bambini

Il comprensorio di Auronzo di Cadore offre molti servizi e l’organizzazione non manca. Puoi facilmente noleggiare una bicicletta, far divertire i bimbi nei numerosi parchi gioco che si trovano sulle sponde del lago o semplicemente rilassarti in passeggiate lungolago che creano  sensazioni di pace e relax.

Tre laghi, tre fiori all’occhiello di un Veneto incredibile tutto da scoprire e di un comprensorio che riesce a creare servizi per nulla invasivi in un delicato sistema naturale ottimamente tutelato. 

La zona delle Tre Cime di Lavaredo, patrimonio dell’Unesco, è un luogo italiano assolutamente da vedere almeno una volta nella vita, perché? Per la grande particolarità capace di rendere questo luogo unico,  invidiato da tutto il mondo e assolutamente indimenticabile. In quest’articolo troverete tutte le informazioni che vi serviranno per visitare al meglio le Tre Cime di Lavaredo.

Come arrivare alle Tre Cime di Lavaredo

Le Tre Cime di Lavaredo si trovano a circa 30 chilometri da Auronzo di Cadore: località turistica di cui vi ho parlato negli articoli “ Auronzo in estate con i bambini” ,“Auronzo in bicicletta” e a 16 chilometri dal bellissimo lago di Misurina del quale vi lascio il link al mio articolo lago di Misurina in Estate“. 

Sul versante italiano esiste solo una strada che porta a cospetto delle Tre Cime di Lavaredo, è quindi molto difficile sbagliarsi. Dal paese di Auronzo mediante la strada provinciale 49 in circa 35/40 minuti si arriva a Misurina, da lì, seguendo via Monte Piana raggiungerete il lago d’Antorno ( uno dei Tre laghi più belli del comprensorio . Arrivati, potrete scegliere se parcheggiare l’auto e continuare  a piedi ( circa 7 km) o raggiungere direttamente il rifugio Auronzo. Per prezzi del pedaggio e informazioni vi lascio il sito ufficiale di http://auronzomisurina.it/tre-cime/

Dove Parcheggiare se deciderete di arrivare a Piedi alle Tre Cime 

Arrivare presto alla mattina significa trovare un comodo parcheggio. Potete lasciare l’auto nel parcheggio situato sulla sinistra del lago prima dello Chalet Lago d’Antorno, se occupato non disperate, vi indico altri 2 parcheggi nelle vicinanze. 

 Parcheggio Cadini: si trova tra il lago di Misurina e ile lago di Attorno lungo Via Monte Piana che li collega.  Vi lascio il link su come raggiungere il parcheggio con —> Google Maps e le coordinate GPS:  46.59107 – 12.26355 (46°35’28” N – 12°15’49” E). Da questo parcheggio parte anche il sentiero per —> raggiungere il rifugio Fonte Savio.

Misurina: il parcheggio della seggiovia Col de Varda si trova sulla parte destra del lago se provenite da Auronzo. Vi lascio il link della posizione del parcheggio con —> GoogleMaps

I sentieri per vedere al meglio le 3 Cime di Lavaredo

Ecco come arrivare direttamente sotto i tre giganti. Dopo aver raggiunto il rifugio Auronzo proseguite per il sentiero CAI 104, sentiero molto ben indicato, facile da percorrere e quasi interamente senza eccessivi dislivelli, adatto a tutti. In circa 40 minuti di camminata si arriva al rifugio Lavaredo dove vi consiglio di riempire le borracce o fermarvi per una breve sosta. Da qui le Te Cime si trovano precisamente davanti a voi mentre verso valle vedrete i pascoli fioriti dove il suono dei campanacci delle mucche riecheggia nella valle. Tra queste montagne le nuvole si spostano rapidamente creando dei giochi di chiaro/scuro che si riflettono tra rocce e pascoli. 

Dal rifugio Lavaredo potrete proseguire per il CAI 101 in salita per circa 500 metri per raggiungerete il punto più vicino alle Cime. Qui c’è uno spot perfetto per un bel selfie o una foto panoramica d’alto impatto. Non vorrete lasciare questo spettacolare luogo senza un ricordo, vero? Se non siete ancora stanchi, tornate verso il rifugio e imboccate il CAI104 con il quale attraverserete dei verdi pascoli arrivando all’azzurro lago di Cengia, un altro bel percorso non troppo impegnativo che consiglio. 

Il rifugio Città Carpi è un’altra meta che consiglio di vedere. Si trova nel comprensorio di Auronzo di Cadore ( link al post), precisamente sulla forcella Maraia ad un’altitudine di 2110 metri, nel gruppo dei Cadini di Misurina. Il panorama che si gode dalla sua terrazza spazia sulle Marmole, sul Sorapiss, Monte Cristallo, Tofane e sulla Croda dei Toni. 

Il sentiero

Il sentiero inizia dal lago di Misurina ( link al post)  ma per chi vuole tagliare l’itinerario è possibile salire con la seggiovia che arriva al rifugio Col de Varda ( il parcheggio della seggiovia è gratuito e si trova nella parte destra del lago se provenite da Auronzo). Vi lascio il link della posizione del parcheggio con —> GoogleMaps 

Noi abbiamo preferito intraprendere l’escursione da Misurina senza seggiovia mediante il sentiero CAI116 ( si trova nei pressi dell’impianto di risalita) . Il sentiero subito sale con una certa pendenza nel versante occidentale della montagna.  In circa 50 minuti si arriva ad un bivio, a sinistra si prosegue per il rifugio Col De Varda da dove si gode una vista bellissima sul lago e sulla valle  ( merita far qualche passo in più per raggiungerlo). 

A destra si prosegue sul versante della montagna percorrendo una breve discesa, momento per rifiatare e per godere del panorama che si apre tra le vette circostanti. 

La discesa finisce in pochi minuti e si riprende a salire lungo il sentiero CAI 120. Bellissimi boschi sembrano foreste inviolate. Arriviamo a Conca Maraia dove vediamo prati fioriti e radure boschive, campi di rododendri ci accompagnano con lo scampanellio delle mucche.

Lungo questa parte di sentiero incontriamo grandi massi al di sopra dei quali crescono spontanei alberi bonsai e penso che la vita sulla terra sia così forte da riuscire a trovare spazio anche dove apparentemente non ce ne è. Sono questi piccoli grandi particolari che differenziano una normale escursione da un’uscita memorabile: la capacità di stupirsi della natura, dei particolari che subito non si notano, delle cose che ci fanno tornare bambini e un po’ esploratori. 

Siamo quasi arrivati, il sentiero prosegue in salita e sulla sinistra ecco il rifugio che ci appare come una bellissima oasi. Eccoci finalmente sulla sua terrazza, ci sediamo davanti al panorama e ordiniamo una meritatissima birra gelata e un bel bicchiere di acqua gasata. Da qui Il Sorapiss sembra brillare di luce propria mentre il gruppo dei Cadini di Misurina è inconfondibile con il suo panorama frastagliato e misterioso. 

Ho una buona notizia per gli amanti della bicicletta: l’intero itinerario che vi ho descritto è percorribile con le due ruote. 

Cosa Offre il rifugio

Il rifugio inaugurato 51 anni fa, precisamente il 13 settembre, è dedicato al capitano Manfredo Tarabili Castellani del Battaglione Pieve di Cadore. Il rifugio è stato ampliato negli anni 80 ed oggi gode di 22 posti letto. Città Carpi trae l’energia da pannelli solati. Apertura dal 20 giugno al 20 settembre, è comunque aperto anche durante i weekend invernali ( da Natale a Pasqua). Vi lascio il numeri di telefono per contatti 04539139 cellulare 328 6875712. Email rifugiocarpi@libero.it 

Auronzo di Cadore è perfetto da esplorare a bordo di una bici. In quest’articolo vi parlerò del perché consiglio di praticare proprio qui questo sport.  

La ragione principale per decidere di inforcare la bici ad Auronzo è la possibilità di vivere – pedalata dopo pedalata – i molteplici panorami e i fotogenici paesaggi caratteristici di questo angolo di Veneto.  Non è necessario essere dei professionisti, ci sono percorsi per tutti: dai più esperti a chi vuole dedicare anche solo mezza giornata a questa attività, continuate a leggere per conoscerli tutti. 

Dove parcheggiare 

Consiglio 2 parcheggi che possono ospitare parecchie auto. Si trovano entrambi lungo via Zardus, il primo sulla destra ( fronte lago) nei pressi della spaghetteria Bucintoro, il secondo si trova dall’altra parte del ponte sulla destra. Ecco le coordinate e le indicazioni di Google Maps . 46 54 90 421N 12 43 87 17 E.

Noleggio bici 

Se non avete con voi la vostra bici nessun problema, ad Auronzo potete trovare quella giusta, dall’elettrica alla mountain bike – sia per grandi che per piccini- avrete l’imbarazzo della scelta. Ecco alcuni centri noleggio

– Go Active Rent a Bike- loc. impianti Monte Agudo – Auronzo tel. 0435/9240 o 3395782419

– Tre Cime Service – Lungolago, fronte Grand hotel Misurina tel. 3333142212

– Emporio Martini – via Ospitale 4- Auronzo  tel. 0435/400400

Percorso per le famiglie

Il percorso che vi propongo oggi è molto panoramico, pianeggiante e adatto alle famiglie: l’itinerario della pista ciclabile accanto al lago di Auronzo.

Il lago Auronzo è conosciuto anche come lago di Santa Caterina, è artificiale, creato con uno sbarramento capace di “intrappolare” le acque verde smeraldo che lo caratterizzano.  Vi lascio la posizione del lago  Google Maps coordinate 46°33’48″60 N 12°25’5″16 E.

Il percorso è sterrato e ben battuto. Dai parcheggi indicati siete già vicinissimi al primo punto panoramico: il ponte di Via Zardus dove bandiere da tutto il mondo sventolando vi daranno il benvenuto sancendo il punto di partenza del vostro giro. Questo è un ottimo punto per scattare alcune foto ricordo. 

Proseguendo sopra il ponte seguite la strada asfaltata fino allo chalet Stella Alpina dove si trova un parco giochi per bambini con la divertente carrucola e il noleggio dei pedalò. 

Dallo chalet Stella Alpina la strada asfaltata lascia spazio al percorso sterrato ben battuto. Verrete rapiti dai rumori del freso bosco che attraverserete, qui non mancano tavoli e panchine per un picnic o semplicemente per riposarsi un po’. Dopo1,5 km dall’inizio del percorso sulla destra troverete dei bagni pubblici. 

Il percorso prosegue tra la folta vegetazione boschiva sulla destra mentre sulla sinistra sarà impossibile perdervi il secondo punto panoramico: il ponte in legno che collega le sponde del lago, anche “lui” perfetto per un bello scatto. Da qui si proseguire verso la diga di Santa Caterina. Io l’ho trovata davvero impressionante con il suo salto di parecchi metri. Da qui potete ritornare per il sentiero appena percorso, magari attraversando il ponte di legno che vi porterà all’hotel Juventus, ottimo posto dove prendere un gelato. 

Il comprensorio offre molteplici possibilità e percorsi per ogni esigenza, vi lascio alcuni link:

Percorsi Avventura 

E-bike

Altri percorsi per Famiglia

Bici da strada