Archive

Dicembre 2021

Browsing

Ci sono diversi tipi di fotografie: quelle di famiglia, quelle scattate con gli amici per ricordare dei bei momenti e poi ci sono le fotografie di panorami: quegli indimenticabili scatti che imprimono per sempre un momento rendendolo eterno. In quest’articolo voglio suggerirvi 4 luoghi spettacolari dove scattare memorabili foto nel comprensorio di Auronzo Misurina.

Lago di Antorno

Lago Antorno

Un luogo da fotografare nel comprensorio di Auronzo/Misurina è senza dubbio il lago di Antorno. Un piccolo lago montano che si trova a brevissima distanza da Misurina (2 km) e a 16 chilometri da Auronzo. 

La sua caratteristica più bella è la natura che lo circonda . Il camminamento che porta alla sua scoperta anche se breve è caratterizzato da bellissimi ponticelli in legno e passerelle che permettono di inoltrarsi nel bosco sito alla sua estremità verso la montagna. 

Molto bella e caratteristica la sua isola naturale che lo rende unico e spettacolare in ogni suo aspetto, specialmente quando il cielo è azzurro e il riflesso restituisce una speculazione perfetta. 

L’acqua del lago non è molto profonda e non è raro vedere le trote iridee che lentamente nuotato nelle placide acque. Vi lascio il link su come raggiungere il parcheggio del lago con —> Google Maps e le coordinate GPS:  46.59107 – 12.26355 (46°35’28” N – 12°15’49” E).

Lago di Misurina

Lago di Misurina

Il lago di Misurina è sicuramente un altro protagonista dell’area e merita senza dubbia sosta per una foto. Il punto migliore dove scattare è dal parcheggio che si trova a pochi metri dalla strada principale, precisamente davanti al bar. 

Il lago di Misurina da qualsiasi punto lo guardi sembra una cartolina. Da questo idilliaco luogo iniziano molti sentieri che portano all’esplorazione delle montagne circostanti e dei remoti rifugi da conquistare passo dopo passo.

Paura di annoiarsi? Impossibile. Al lago di Misurina nei mesi più caldi è possibile noleggiare un pedalò per un bel giretto in famiglia o – già semplicemente – sedersi in una delle tante panchine per godere della frizzante aria di montagna. 

Vista dal rifugio Fonda Savio

Rifugio Fonda Savio

Il rifugio Fonda Savio è – secondo me- uno dei più bei rifugi del comprensorio di Auronzo Misurina. Dal rifugio sembra di essere a due passi dal cielo con la possibilità di toccare con mano le veloci nuvole che riescono a far cambiare il paesaggio ogni minuto. Non è un segreto che la particolarità del cielo aiuta il fotografo a rendere ancor più profonde e particolari gli scatti.

Il rifugio si raggiunge mediante un sentiero che vi porterà a vedere numerosissimi panorami differenti tra loro e anch’essi capaci di suscitare emozioni degne di scatti memorabili. 

Per più informazioni riguardo il rifugio Fonda Savio e tutto ciò che è necessario sapere sul sentiero ecco il link —> Sentiero per Rifugio Fonda Savio 

Le tre cime di Lavaredo

Chi non ha mai sentirlo parlare delle 3 cime di Lavaredo? Un luogo iconico e patrimonio dell’Unesco, un posto difficile da dimenticare. Per vederle da vicino non c’è posto migliore al mondo che dal versante Veneto, precisamente dal rifugio Auronzo che si trova a poca distanza da Misurina e da Auronzo di Cadore. 

Da qui un camminamento vi porterà alla scoperta delle 3 Cime, sta a voi trovare l’angolatura migliore per uno scatto durerà per sempre ;-). 

Per quanto riguarda il “come arrivare” costi, parcheggi etc eccovi il link a Visitare le 3 Cime di Lavaredo in Estate

Ci troviamo nei pressi del bel paese di Auronzo di Cadore che sorge direttamente al di sopra dello spettacolare lago di Santa Caterina chiamato anche lago di Auronzo. Questo lago colpisce immediatamente il visitatore con le sue indimenticabili acque color smeraldo per poi inebriarlo con il profumo di bosco e con i verdi panorami caratterizzati da una natura incontaminata. 

Per alcuni approfondimenti, attività e consigli vi lascio un paio di link —> Auronzo in bicicletta e Lago di Auronzo con i bambini ma in quest’articolo troverete utili informazioni relative al percorso ciclabile che collega questo lago all’altrettanto spettacolare lago di Misurina.

Il percorso è un po’ impegnativo (per i più piccoli consiglio un’accurata supervisione degli adulti, in alcuni tratti può risultare pericoloso) dato che l’andata è tutta in salita con un dislivello di circa 923 metri. Per i meno allenati può risultare più divertente percorre la pista ciclabile a bordo di una e-bike. La distanza totale per raggiungere il lago di Misurina  da Auronzo è di 21,7km.

Il Percorso

L’inizio del percorso si trova nella parte occidentale del ponte di via Zardus , a nord del lago di Auronzo. Impossibile perderlo: le bandiere di diverse nazioni poste sopra di esso, oltre a darvi il benvenuto, sanciranno la partenza della vostra avventura a due ruote. Subito dopo il ponte proseguite sul percorso sterrato che immediatamente si immerge nel verde. La prima parte della pista ciclabile si snoda senza eccessive ripide salite lungo il fondo della val Ansiei, con una pendenza media del 3,5%. 

Da questo punto la pista ciclabile è ben segnalata ed è quasi impossibile perdersi, lungo la via troverete dei cartelli indicanti il luogo in cui vi trovate, il dislivello che avete già affrontato e la distanza dall’arrivo. 

Io ho personalmente apprezzato moltissimo le innumerevoli aree di sosta tutte in legno, con la rastrelliera per le bici, le panchine e tavoli  – anche coperti da tettoie- dove sedersi per uno spuntino o riposarsi un po’.

La pista ciclabile già nella parte iniziale offre una vista privilegiata sul fiume impetuoso con le sue cristalline acque che gorgogliano tra i bianchi sassi levigati dalla potenza dell’acqua.

Il primo ponte che oltrepasserete sarà quello di Malon, dove dovrete proseguire tenendo il fiume sulla vostra sinistra. Poi in ordine raggiungerete Taiarezze, Giralbe, Val Marzon, P.te Argentiera, Pralongo, Domenico Savio, PPalus San Marco arrivando alla mitica Foresta Somadida che si trova ad un’altitudine di 1136 metri sul livello del mare. Questa foresta caratterizzata da alberi d’alto fusto sembra avvolta da un alone di mistero che ha ispirato miti e leggende di un territorio unico e tutto da conoscere.

La Foresta di Somadida sancisce l’inizio del secondo tratto dell’itinerario: il più duro. Si, perché la pendenza delle salite cresce abbastanza ma la bellezza di questo luogo vi ripagherà di ogni sforzo. Proseguendo arriverete a Val Bona, per poi raggiungere Bivio Misurina ed arrivare fino al lago di Misurina, direttamente a cospetto della chiesetta di Col de Varda dove accendere una candela è di buon auspicio per ogni ciclista. 

Il panorama dalla chiesetta si apre sul sottostante lago di Misurina  (vi lascio il link all’articolo dedicato —> a Lago di Misurina in estate ) e sulle montagne circostanti, impossibile non rimanerne estasiati.

Da questo punto potrete decidere se fermarvi al lago per qualche scatto ricordo, proseguire per le Tre Cime di Lavaredo o più semplicemente ritornare ad Auronzo di Cadore godendo di ben 21,7 chilometri di discesa. 

C’è un paesino un po’ nascosto tra i monti, dove il tempo si è fermato ma le ruote dei suoi mulini girano ancora. 

Oggi vi porto a Lozzo di Cadore situato a circa 10 minuti da Auronzo. Per le indicazioni stradali su come raggiungerlo in auto vi lascio il link a —> Google Maps . Il paesino conta poco più di 1600 abitanti e sorge ad un’altitudine di 756 m.s.l.d.m. nei pressi del Rio Rin.

Già agli inizi del 900 nella zona del Cadore erano presenti numerosi Opifici. In poche parole erano dei laboratori nei quali veniva utilizzata la forza dell’acqua per trasformare la materia prima in prodotto finito. Proprio in questo luogo, lungo il corso dell’impetuoso Rio Rin, si svilupparono molte fiorenti attività artigianali che sfruttavano questo sistema. Dai documenti del tempo si accerta che verso la fine dell’ottocento a Lozzo si trovavano 10 ruote da mulino per macinare le granaglie, una sega azionata con la forza idrica che permetteva di tagliare grandi tronchi e circa 16 telai per i filati

Al giorno d’oggi alcuni di questi mulini sono visitabili grazie a un percorso didattico che inizia proprio dal centro del paese di Lozzo.

Dopo aver parcheggiato l’auto vicino alla piazza principale dirigetevi verso ovest e seguite le indicazioni che non mancano. Arriverete nei pressi dell’ex Fucina Baldovin Marin, il primo esempio di mulino. Qui, convogliando l’acqua tramite una roggia si utilizzava la forza idrica per azionare un trapano, una fresa e delle ventole. 

Il percorso procede verso nord. Seguendo il corso del fiume , si raggiunge l’Ex lanificio Zanella. Qui dal 1942 la forza dell’acqua veniva utilizzata per far girare la ruota di un mulino che permetteva di trasformare la lana grezza in filati

Dal Lanificio, sopra la collina si può vedere il bellissimo Mulino “Dei Pinza”, con la sua ruota ancor funzionante. Il mulino si raggiunge in circa 2 minuti dal lanificio. Un documento storico data la concessione per lo sfruttamento di acqua per fini industriali al 1923. Con un salto di 6 metri l’acqua riusciva a generare 3,7 HP sufficienti ad azionare 4 ruote che fornivano la trazione per far girare le macine da grano.

Poco sopra al mulino dei Pinza si trova il mulino da Pra e Calligaro, un altro edificio dove veniva polverizzato il grano mediante due pesanti macine anch’esse azionate dalla forza motrice di una ruota che tutt’oggi gira

Davanti al mulino da Pra e Calligaro , in una terrazza panoramica, sono presenti delle schede esplicative dove è possibile capire meglio il funzionamento delle ruote idrauliche e gli ingranaggi che permettono il loro funzionamento. Qui mi sono fermato per un po’ godendo del panorama sul Rio Rin e ascoltando il gorgoglio dell’acqua con il movimento ipnotico di queste ruote che sembrano non stancarsi mai; un’energia pulita da tempo sfruttata dall’uomo. 

Il viaggio alla scoperta dei mulini di Lozzo non finisce qui: l’ultima tappa è secondo me la più interessante: la centralina elettrica Baldovin Carulli.  Questo antico edificio trasforma il movimento rotatorio della ruota in energia elettrica, dal 1926 è tutt’oggi funzionante e fornisce energia per 200 case di Lozzo. Vedere i vecchi macchinari e la turbina è un indimenticabile salto nel tempo.

Altre cose da fare nei dintorni?

Il comprensorio di Auronzo Misurina offre svariate attività interessanti sia per i grandi che per i più piccini, sicuramente non ci si annoia. Questa sembra una frase banale ma non lo è. Vi spiego subito perché: il comprensorio annovera 3 Tra i laghi più belli del Veneto, per i più piccini c’è il parco avventura 3 Cime Adventure Park, in inverno è possibile percorrere alcuni tra i percorsi più belli con le ciaspole o visitare le Tre cime di Lavaredo.  

Se vi piacciono i panorami, la buona cucina e l’aria pulita e frizzante della montagna quest’articolo fa per voi: qui troverete informazioni utili su Malga Maraia, una tra le malghe più belle del comprensorio di Auronzo Misurina.

Come arrivare: 

In Auto/bicicletta: se non avete la possibilità raggiungere la malga con le vostre gambe c’è la possibilità di arrivarci anche in auto. Da Auronzo di Cadore seguite le indicazioni per Misurina mediante la strada Regionale 48. Arrivati al km 138+500 vedrete sulla destra un grande cartello indicante per l’appunto Malga Maraia, da lì in pochi minuti raggiungerete la destinazione. 

Sentiero a Piedi dall’hotel Cristallo: l’hotel Cristallo si trova lungo la strada regionale 48  a circa 5 km da Misurina e a 18 km da Auronzo di Cadore. Ecco le indicazioni per raggiungere questo punto con —> GoogleMaps. Da qui il tempo di percorrenza è di 1 ora e mezza, con un dislivello di 300 mt. Imboccate la piccola stradina che attraversa i prati a monte dell’hotel. Da lì inizia il vero e proprio sentiero che si snoda in un bosco di abeti rossi. Arriverete ad una strada asfaltata, dopo averla superata imboccate la strada forestale che sale con una leggera pendenza e tra i larici, aceri e abeti arriverete fino alla malga.

Sentiero alternativo in mountain bike: per questo percorso vi consiglio di lasciare l’auto al parcheggio della seggiovia Col De Varda per poi dirigetevi verso destra e imboccare il sentiero che porta alla chiesetta  dalla quale potrete godere di un bellissimo panorama sul lago sottostante (46.577848, 12.254102). Da qui, imboccate la pista ciclabile direzione Auronzo per 190 metri. Sulla vostra sinistra troverete un cartello indicante “Malga Maraia” e imboccate sentiero 120B.  La lunghezza dell’intero itinerario è di circa 7 km e il dislivello di 220 mt in leggera salita. Un percorso semplice ed adatto a tutti. Se siete poco allenati consiglio l’utilizzo di una e-bike per godere appieno del panorama. 

Malga Maraia: perché andarci

La prima ragione è senza alcun dubbio la cucina. Qui avrete l’imbarazzo della scelta: dai piatti tipici alle grigliate, io ho sempre mangiato davvero molto bene. Ottimi anche gli affettati mentre i loro dolci sono una leccornia da non perdere. 

Un’altra ragione è il panorama: i verdi pascoli che  caratterizzano la zona sono uno scenario perfetto per scattare alcune foto ricordo e per rilassarsi magari stendendosi per qualche minuto tra i fiori profumati e la verde erba, osservando le nuvole che sembrano ricorrersi in cielo.

Altri  interessanti sentieri in zona

Un altro sentiero molto bello da percorre che inizia dal parcheggio della Seggiovia rifugio Col De Varda è quello che porta al rifugio Città Carpi . Questo rifugio è situato sulla forcella Maraia ad un’altitudine di 2110 metri, nel gruppo dei Cadini di Misurina. Il panorama che si gode dalla sua terrazza spazia sulle Marmole, sul Sorapiss, Monte Cristallo, Tofane e sulla Croda dei Toni. 

Posso consigliare anche l’itinerario che porta al rifugio Fonda Savio . Per questa escursione è sicuramente il caso di affermare che la destinazione è solamente una parte del “viaggio”. 

In quest’articolo vi parlerò di alcuni tra i rifugi montani veneti che meritano di essere raggiunti, dove il premio non è solamente il panorama ma anche il gusto di piatti speciali che seguono ricette gustose.

Rifugio Fratelli Fonda Savio

Rifugio fratelli Fonda Savio

Il rifugio Fratelli Fonda Savio è una vera e propria azienda familiare dove l’accoglienza e la passione per la buona cucina lo rendono unico nel suo genere. Il rifugio è facilmente raggiungibile, per più info vi consiglio il nostro articolo Sentiero per rifugio Fonda Savio .

Fonda Savio può essere considerato sia un punto di arrivo che un punto di partenza per le tantissime escursioni a disposizione nelle Dolomiti di Sesto. 

GRUPPO MONTUOSO: CADINI DI MISURINA

Sezione XXX Ottobre Trieste CAI
periodo indicativo di apertura: 20.06. – 01.10.

Tel: +39 0435 39036 / +39 0435 366056

www.fonda-savio.it 

Rifugio Città di Carpi

Città carpi

Questo rifugio si raggiunge con una semplice passeggiata che vi porta alla scoperta dei Cadini, per più info abbiamo quest’articolo dedicato “sentiero rifugio città carpi”. Oltre alla bellezza dei panorami che offre e ai suoi gustosissimi piatti, il rifugio viene utilizzato come punto di appoggio per attività più tecniche: numerose vie di arrampicata sul Gruppo dei Cadini, escursioni in mountain-bike, vie ferrate, trekking.

√ APERTO ANCHE D’INVERNO

Tel. +39 0435 39139 – Mobile +39 328 6875712

rifugiocarpi@libero.it – www.rifugiocittadicarpi.com

www.caicarpi.it/wp/rifugio-citta-di-carpi

Rifugio Auronzo

Il rifugio Auronzo sorge ad un’altitudine di 2330 mt, e si trova direttamente a cospetto delle maestose 3 Cime di Lavaredo. Le sue origini risalgono addirittura ai primi del 900. Il rifugio passò guerre, fu bombardato e subì anche un devastante incendio. Grazie alla tenacia delle persone del posto venne ricostruito più volte e al giorno d’oggi oltre ad un luogo caldo dove rifugiarsi, offre ai visitatori piatti della tipica cucina montana veneta.

Per informazioni aggiuntive su come raggiungerlo e altro vi lascio all’articolo dedicato “visitare le 3 Cime di Lavaredo”.

 Tel. +39 0435 39002 (Periodo estivo)

info@rifugioauronzo.it – www.rifugioauronzo.it

Rifugio Carducci

Il rifugio Carducci si trova ad un’altitudine di 2297 metri in un isolato anfiteatro – incontaminato e selvaggio –  nelle Dolomiti tra Auronzo e sesto. In totale offre 51 posti letto distribuiti in 3 camerate. Il rifugio è un ottimo punto di partenza per escursioni come le ferrate Roghel, Cengia Gabriella o ferrata Croda dei Toni. 

Come arrivare: da Auronzo di Cadore località Giralba-Pian si risale tutta la Val Giralba per il sentiero n.103. Dislivello 1370 metri, tempo di percorrenza 5 ore.

Tel.  +39 0435 400485 – Mobile +39 347 6861580

info@rifugiocarducci.eu  – www.rifugiocarducci.eu

Rifugio Bosi

Il rifugio è dedicato al Maggiore Angelo Bosi comandante della 3 armata che – durante la prima guerra mondiale- ha combattuto in questo luogo per difendere l’Italia dall’occupazione straniera. 

Rifugio Bosi è raggiungibile mediante un facile sentiero, con l’ausilio del servizio navetta/fuoristrada o con la motoslitta taxi. Durante la prima guerra mondiale il monte Piana è stato teatro di numerosi scontri, visitando questa zona si possono ripercorrere le gesta eroiche dell’esercito italiano. 

Tel.  (+39) 0435 39034 – Fax (+39) 0435 39034

rifugiomontepiana@gmail.com – www.montepiana.com/rifugiobosi.htm

Rifugio Col De Varda

Il rifugio Col De Varda è situato in posizione dominante sopra il lago di Misurina a 2106 metri di altitudine. Può essere raggiunto comodamente con la seggiovia (partenza sulla destra del lago di Misurina) o mediante un facile sentiero sterrato caratterizzato da una natura incontaminata. Vi consiglio di andarci sia per provare ottimi piatti che per ammirare dalla terrazza il sottostante lago di Misurina e lo stupendo panorama che spazia dalle Marmarole al Sorapiss, dalla Marmolada alle Tofane, al Cristallo fino alla Torre dei Scarperi di Sesto.  

√ APERTO ANCHE D’INVERNO

Tel. +39 0435 39041 – Tel. abitazione +39 0435 9502

www.rifugiocoldevarda.it – info@rifugiocoldevarda.it

Rifugio Lavaredo

Il rifugio Lavaredo sorge direttamente ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo, senza alcun dubbio il gruppo di montagne più famose delle Dolomiti, patrimonio dell’Unesco. Rifugio Lavaredo fu costruito nel 1954 dalla guida Francesco Mazzetta. Raggiungere questo rifugio da Misurina è molto facile ed è un ottimo punto di partenza per arrampicate ed escursioni. 5 sono le camere a disposizione per un totale di 20 posti letto. 

Tel. Mobile +39 349 6028675

www.rifugiolavaredo.com – rifugiolavaredo@hotmail.it

Rifugio Monte Agudo 

Il rifugio Monte Agudo è raggiungibile in seggiovia o a piedi mediante il sentiero cai n.271. Anche da qui si gode di un bellissimo panorama sulla Val d’Ansiei con il paese di Auronzo di Cadore. 

√ APERTO ANCHE D’INVERNO

Tel+39 0435 400522 –