Se come me siete amanti della natura, appassionati di montagna e di camminate, troverete utile quest’articolo nel quale vi parlo di un’escursione molto bella consigliata sia in estate che in inverno: Dal rifugio col De Varda al Rifugio città Carpi.
Se deciderete di intraprendere il sentiero in inverno mi raccomando di verificare prima la situazione della neve.
Come raggiungere il sentiero
Ci troviamo a Misurina in provincia di Belluno, a poco meno di mezz’ora d’auto da Cortina d’Ampezzo e a 25 minuti da Auronzo. Il lago di Misurina, bellissimo in estate, durante i mesi più freddi dell’anno appare ghiacciato e coperto da un tappeto di soffice neve, luogo perfetto per una ciaspolata poco impegnativa.
Consiglio di lasciare l’auto al parcheggio gratuito degli impianti di risalita situato a sud del lago. Da qui potete raggiungere il rifugio Col De Varda in 10 minuti con la seggiovia o iniziare la camminata caratterizzata da un dislivello aggiuntivo di 365 metri con circa 3 km aggiuntivi di itinerario( tutti in salita).
In entrambi i casi il punto di partenza del sentiero 120A è di fronte all’arrivo dell’impianto di risalita mentre sulla sinistra si trova il rifugio Col De Varda. Bellissimo il panorama che vi consiglio di ammirare dalla sua terrazza panoramica dove l’occhio spazia dalle Marmole al Sorapiss, dalla Marmolada alle Tofane, Al Cristallo fino alla Torre dei Scarperi di Sesto mentre alle spalle si trova il gruppo dei Cadini.
Specifiche tecniche del sentiero
Lunghezza: 3,7 chilometri
Dislivello totale: 160 metri
Difficoltà: semplice per tutti ( anche famiglie con i bimbi)
Punti di ristoro: rifugio città Carpi, rifugio Col de Varda
Sentiero per città Carpi
In presenza di neve il sentiero 120A è sempre ben battuto ma nel caso di fresca nevicata o verso fine stagione – quando la neve risulta morbida – vi consiglio di indossare le ciaspole.
Il sentiero inizia in discesa sulla parte sinistra della pista di sci alpino che raggiunge valle. Da subito verrete attorniati dalla bellezza dei picchi dei Cadini e di Col De Varda mentre dall’altra parte della valle d’Anisei si vede la lunghissima catena delle Marmole.
La prima parte del percorso si sviluppa tra boschi di larici fino ad arrivare ad un bivio dove svoltando a destra si raggiunge Malga Maraia (ben indicata con segnaletica) ma per Città Carpi si prosegue dritto.
Da qui il panorama si inizia ad aprire mentre verrete accompagnati da una distesa di pino mugo che copre quasi interamente il fianco della montagna. In circa 30 minuti raggiungerete uno tra i punti panoramici più belli del percorso, dove con una stretta curva a sinistra il sentiero segue la montagna. Vi consiglio di sedervi proprio lì e ammirare la vista davanti a voi sulla Marmolada e le 5 Torri.
La discesa termina più o meno in un paio di chilometri e dopo un breve tratto pianeggiante il sentiero inizia a salire. Lungo il tratto finale dell’escursione alla vostra destra in fondo alla valle si trova la verde riserva naturale di Somadida che dall’alto appare come una fitta e misteriosa foresta apparentemente impenetrabile.
Ultima leggera salita lungo Forcella Maraia ed ecco in lontananza incastonato tra i pendii il rifugio città Carpi, rifugio davvero molto fotogenico. Molto bella la vista dalla panchina sotto la croce, un altro ottimo punto di osservazione.
Curiosità:
Il rifugio Citta di Carpi prende il nome del Club Alpino della sezione Carpi, omaggiando il reparto per il loro venticinquesimo anniversario di fondazione. Il rifugio è stato inaugurato nel 1970 ed è stato dedicato alla memoria del capitano Manfredo Tarabini.
Da forcella Maraia prosegue il sentiero 121 che attraversa Val D’Onge fino ad arrivare a Cason de la Cosera.
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