Il comprensorio di Auronzo di Cadore è conosciuto per i suoi laghi ,per le tre Cime di Lavaredo , le molte attività che si possono svolgere anche con i bambini , ma pochi conoscono le misteriose rovine romane situate nel punto panoramico più bello del paese.
Oggi vi portiamo alla scoperta del Santuario Romano lungo un breve itinerario culturale e naturalistico che si sviluppa a poca distanza dal centro di Auronzo, precisamente dietro al cimitero con parcheggio gratuito.
In questa zona nel 2016 iniziarono i lavori di riqualificazione del complesso archeologico monte Calvario che valorizzarono la zona costruendo un solido sentiero. Il rinnovato percorso accessibile anche con i passeggini, guida il visitatore alla scoperta della zona.
Gli scavi allo stato attuale hanno rivelato almeno due fasi di costruzione del santuario, entrambe certamente riconducibili al periodo di età romana.
Si pensa che in precedenza i romani edificarono un basso recinto murario posto a sud rispetto la zona del pianoro, un blocco di travertino squadrato è stato recuperato al di la del muro, per gli studiosi un vero e proprio altare. In un secondo momento è stato realizzato un terrazzo in piano dove sono state collocate grosse scaglie di arenaria rossa, proprio qui sono stati ritrovati interessanti manufatti. Nel santuario di Auronzo il culto era rivolto a divinità chiamate maisteratorbos ‘(ai) Maisteratores”; lo stesso nome ricorre, abbreviato su monete di età romana.
Molto interessante sapere che in epoca romana il veneto antico aveva una propria scrittura, un alfabeto derivato da modelli etruschi documentati da iscrizioni su pietre, ceramiche e metalli. La scrittura si poteva leggere sia da destra che da sinistra, tra le parole non c’erano spazi e le tabelle con gli esercizi per imparare a scrivere, venivano riprodotte in bronzo per essere offerte alla divinità. Ciò prova il legame peculiare tra la scrittura e il culto, infatti un’ importate testimonianza è il ritrovamento di uno stilo ( strumento romano di scrittura) tra le rovine del santuario. Si pensa che fu probabilmente offerto alle divinità.
Le iscrizioni di Auronzo mostrano come la scrittura locale sia continuata anche dopo la romanizzazione, se pur con evidenti interferenze con l’alfabeto latino: il mantenimento di caratteri alfabetici locali potrebbe inquadrarsi in quel piano di restaurazione dell’età di Augusto, per cui la ripresa o la rivisitazione di culti tradizionali favoriva la legittimazione del potere politico romano.
Questo percorso è reso ancor più interessante dai molteplici pannelli posti lungo il tragitto mediante i quali si ha la possibilità di approfondire la scoperta di questo luogo storico. Oltre alla storia, la magia di questo posto è attribuibile alla posizione panoramica dalla quale è possibile ammirare il lago dall’alto e le montagne che lo circondano. Secondo me, questo è uno dei punti panoramici più belli di Auronzo.
Se vi piace la storia, questa non è l’unica testimonianza d’età romana. Poco più a valle infatti, vi consiglio di scoprire i resti della strada romana nel vicino paesino di Lozzo, famoso anche per i suoi romantici mulini tutt’ora funzionanti.