Tiziano Vecellio è senza alcun dubbio uno tra i più importanti e famosi artisti veneti. Innovatore di natura, di spirito e di stile, amava le montagne della Pieve dalle quali traeva ispirazioni ben visibili negli inusuali -per l’epoca- sfondi presenti nei suoi quadri.
Le montagne da lui ritratte sono le Marmaròle attraversate dall’alta Via n.5 dedicata a questo indimenticabile artista.
L’intero percorso ha una lunghezza di circa 95 chilometri che collegano Sesto in Val Pusteria arrivando a Pieve di Cadore dove si trova per l’appunto la casa natale di Tiziano Vecellio. Idealmente parlando, il percorso terminerebbe a cospetto della sua abitazione natale.
Questi 95 chilometri possono essere suddivisi in 7 tappe lungo le quali si attraversano la croda dei Toni con il suo Monte Giralba e il Popèra, le Marmore e infine L’Antelao.
Il percorso
Ci troviamo nel territorio Altoatesino dove si sale la Val Fiscanlina, da qui l’Alta Via n.5 arriva in Cadore, precisamente a Forcella Giralba con i suoi 2430 metri collega la famosa Croda dei Toni che raggiunge i 3100 metri di altezza. Il percorso da questo punto scende con un dislivello di 2200 metri lungo la Val Giralba tra panorami spettacolari passando per il rifugio Carducci dove una sosta è assolutamente consigliata anche solo per scattare qualche foto ricordo. La discesa termina all’abitato di Auronzo di Cadore dove fermarsi è quasi obbligatorio. Molti sono infatti gli hotel dove passare una notte di riposo con il lago di Auronzo (Santa Caterina) come sfondo. Se deciderete di fermarvi per un paio di giorni, le cose da fare non mancano e non vi annoierete di sicuro, vi consiglio infatti una visita anche allo spettacolare lago di Misurina con le sue i acque azzurro turchese.
Da Auronzo di Cadore l’Alta via n. 5 risale lungo la Val de Rin entrando così di fatto nella catena delle Marmore da dove si possono osservare alcuni panorami presenti nei quadri del Vecellio.
Il percorso prosegue attraverso il territorio di Lozzo di Cadore: precisamente dalla Val di Pomadonna alle falde del Monte Ciarido per poi entrare in località Cofin, passando per Baion, si sale a forcella Jau della Tana a 2650 metri. Ci si arriva con i famosi percorsi storici attrezzati come il Sentiero degli Alpini e la Strada Sanmarchi che arriva fino al rifugio San Marco e al rifugio Galassi, situati ai piedi del Monte Antelao che con i suoi 3285 metri di altitudine sancisce l’altitudine più alta raggiunta dal percorso. Questa parte dell’Alta via n.5 è SOLO per esperti, per tutti coloro che volessero percorrere una variante meno impegnativa consigliamo il sentiero collega il rifugio Baion con il rifugio Antelao. Dal rifugio Baion si raggiunge conseguentemente il rifugio Chiggiato per poi scendere in località Praciadelan e risalire la Val Antelao. Infine attraverso forcella Piria, passando per il rifugio Antelao (1.800 m), è possibile scendere a Pozzale, frazione di Pieve di Cadore.
Quando andare: I rifugi aprono a inizio estate (attorno al 20 giugno) per poi chiudere attorno al 20 settembre quindi se vorrete pernottare in queste strutture ricettive questo è il periodo consigliato. Altra possibilità è quella di dormire nei bivacchi sparsi lungo il percorso o nei rifugi del Cai.
ATTENZIONE: l’alta via n. 5 è molto impegnativa e vi consiglio vivamente di percorrerla con una guida esperta.
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